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La maiolica in Toscana tra Medioevo e Rinascimento. Il rapporto fra centri di produzione e di consumo nel periodo di transizione (Premio Ottone d'Assia e Riccardo Francovich 2007)

Autore
Marta Caroscio
Collana
Premio Ottone D'Assia e Riccardo Francovich
Luogo di stampa
Firenze
Casa editrice
All'Insegna del Giglio
Anno di pubblicazione
2009
Abstract

L'Autrice, vincitrice del premio Ottone d'Assia-Riccardo Francovich 2007, prende in esame la maiolica prodotta e utilizzata nella Toscana fra XIV e XVI secolo e attraverso l'analisi sia della fonte archeologica che di quelle documentarie ricostruisce i flussi di circolazione dei manufatti e delle tecnologie per l'arco cronologico considerato. In particolare vengono presi in esame i centri produttivi del medio Valdarno, focalizzando l'indagine su Firenze, Bacchereto, Montelupo e Cafaggiolo.
Un ampio capitolo, in cui sono messi a confronto i reperti ceramici provenienti dai nuovi scavi stratigrafici di via de' Castellani e della Biblioteca Magliabechiana, è dedicato a Firenze come centro di consumo.
Completano il volume alcune considerazioni sui materiali rinvenuti presso la “terra nuova” di San Giovanni Valdarno e le fortezze medicee di Livorno e Grosseto, e un capitolo conclusivo in cui vengono proposte alcune chiavi interpretative del documento archeologico come fonte della ricostruzione storica.

Indice

Presentazione, di Guido Vannini
Introduzione, di Alberto García Porras

1.    Considerazioni metodologiche e problemi di cronologia
 1.1    Criteri di schedatura e descrizione: classe, tipologia e forma
    1.1.1    Definizione delle classi: l’origine del termine maiolica
    1.1.2    Definizione delle forme: i “nomina vasorum” nelle fonti coeve
    1.1.3    Il corpo ceramico e i rivestimenti
 1.2    La cronologia
    1.2.1    Cronologie su base stilistico decorativa
    1.2.2    Le “ridatazioni” su base stratigrafica e le varianti regionali nell’Italia centro-settentrionale
    1.2.3    Le fonti non archeologiche: evidenze documentarie, trattati e iconografia
 1.3    Le quantificazioni: centri produttivi e centri di consumo a confronto

2.    I centri produttivi del medio Valdarno
 2.1    La maiolica e la tecnologia della produzione rinascimentale
    2.1.1    Il riaffermarsi delle produzioni seriali
    2.1.2    Le “materie prime”: corpi ceramici, rivestimenti, modelli, combustibile
    2.1.3    Circolazione di maestranze e trasmissione di tecnologie: sopravvivenze, innovazioni e mercato di riferimento
    2.1.4    Le marche di fabbrica e il concetto di bottega
 2.2    Centri produttivi a confronto: Firenze, Bacchereto, Montelupo e Cafaggiolo
    2.2.1    Forni, fornaci, fornaciai e guardie di fuoco: regolamentazione dell’attività produttiva a Firenze
    2.2.2    Orciolai, fornaciai, stovigliai e scodellai a Firenze
    2.2.3    La “geografia” della produzione nella città di Firenze
    2.2.4    Bacchereto e la transizione fra Medioevo e Rinascimento
    2.2.5    Montelupo come quartiere industriale di Firenze
    2.2.6    Cafaggiolo: bottega “fuori contesto”?
    2.2.7    Centri produttivi e area di produzione
 2.3    Cafaggiolo: tipologia di una produzione rinascimentale
    2.3.1    Tipologie e quantificazioni
    2.3.2    Tecnologia della produzione e fasi produttive. Due casi a confronto: l’‘italo-moresca’ e il lustro
    2.3.3    Montelupo e Cafaggiolo: tratti comuni e specificità produttive
 2.4    Montelupo: il pozzo dei lavatoi e il suo rapporto con gli altri recuperi
    2.4.1    Il pozzo dei lavatoi: risultati e limiti della ricerca
    2.4.2    La produzione di ‘italo-moresca’ e il rapporto con Bacchereto
    2.4.3    Corpi ceramici e tecnologia della produzione

3.    Firenze come centro di consumo dalla fine del XIV alla seconda metà del XVI secolo
 3.1    I nuovi scavi stratigrafici: via de’ Castellani (FVC) e la Biblioteca Magliabechiana (FBM)
    3.1.1    Due contesti a confronto: FVC e FBM
    3.1.2    Criteri di schedatura e quantificazioni: le finalità della ricerca
 3.2    Le ultime smaltate Medievali e la transizione verso il Rinascimento
    3.2.1    Maiolica ‘arcaica blu’ e ‘zaffera’ da FVC
    3.2.2    FBM: i materiali dal pozzo in Q2
    3.2.3    Analisi degli impasti e centri produttivi di riferimento
 3.3    L’‘italo-moresca’ come prima produzione rinascimentale
    3.3.1    La maiolica ‘italo-moresca’ da FVC
    3.3.2    La maiolica italo-moresca da FBM
    3.3.3    Per una ridefinizione dell’‘italo-moresca’: modelli di riferimento, tratti distintivi e specificità funzionali
    3.3.4    La produzione: corpi ceramici e quantificazioni
 3.4    La maioliche di importazione dall’area mediterranea nel XV secolo
    3.4.1    Il mercato della maiolica e i rapporti fra Toscana e penisola Iberica
    3.4.2    Materiali di area valenzana da FVC
    3.4.3    Materiali di importazione iberica da FBM
    3.4.4    Importazioni, circolazione di maestranze e passaggio di tecnologie: alcune considerazioni sul ‘lustro’
 3.5    La maiolica del pieno Rinascimento
    3.5.1    FVC: cronologia e associazioni
    3.5.2    FBM: Fasi 9b, 10 e 12
    3.5.3    Analisi degli impasti
 3.6    Considerazioni finali sul contesto fiorentino

4.    Centro e periferia. Dalla fondazione delle Terre Nuove all’organizzazione dello “Stato Nuovo”
 4.1    La Terra Nuova di San Giovanni Valdarno: contesti pubblici e privati a confronto
    4.1.1    Contesti a confronto: Palazzo di Arnolfo, casa Giovanni da San Giovanni e Corso Italia
    4.1.2    Contesto e mercato di riferimento: considerazioni preliminari
 4.2    Le Fortezze Medicee di Livorno e Grosseto
    4.2.1    L’Arno come via fluviale e il ruolo del porto di Livorno
    4.2.2    Alcune considerazioni sulla Fortezza Medicea di Grosseto

5.    Documento archeologico e vita materiale: alcune chiavi interpretative
 5.1    Centri produttivi e mercati di riferimento
    5.1.1    Analisi degli impasti e ricostruzione del mercato
    5.1.2    Corpi ceramici di “lunga durata”
    5.1.3    Firenze, Prato e Pistoia: tre centri a confronto nell’area produttiva del bacino del medio Valdarno
 5.2    La tavola apparecchiata dalla fine del Trecento al pieno Rinascimento
    5.2.1    Ceramica e legno: convivenza, aspetti funzionali e abitudini alimentari
    5.2.2    Legno, maiolica e ingobbiata: la problematica del piatto individuale
    5.2.3    Maiolica e ingobbiata a confronto
    5.2.4    Forme “assenti”: il vetro
 5.3    Conclusioni

Appendice: Analisi dei corpi ceramici

Repertorio    

Tavole    

Abstract    

Bibliografia