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Informatica e Archeologia Medievale. L'esperienza senese

Autore
Vittorio Fronza
Alessandra Nardini
Marco Valenti (a cura di)
Collana
Metodi e temi dell'Archeologia Medievale
Luogo di stampa
Firenze
Casa editrice
All'Insegna del Giglio
Anno di pubblicazione
2009
Abstract

Il volume nasce dall'esperienza svolta nell'ambito del LIAAM, il laboratorio del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università di Siena, al quale fa capo la gestione informativa di tutti i dati raccolti e condivisi all'interno della struttura. Attraverso la presentazione delle tecnologie usate, delle finalità alle quali sono state applicate (si spazia dall'uso dei database per l'archiviazione dei dati, alla utilizzazione del GIS per la costruzione e gestione della cartografia archeologica, con particolari applicazioni finalizzate all'archiviazione e gestione del patrimonio storico-archeologico urbano e della documentazione archeologica di scavo, all'esposizione delle potenzialità della tecnologia laser 3D per il rilievo di monumenti e stratigrafie e la costruzione di documentazione fotorealistica e di oggetti per analisi specialistiche, alla utilizzazione delle tecnologie multimediali e del Web per la documentazione e la comunicazione del dato archeologico) gli Autori espongono una sorta di linee guida di cui si dovrebbe tenere conto nella realizzazione di sistemi informatizzati per l'archeologia, dai più elementari archivi lineari ai complessi sistemi onnicomprensivi. L'esperienza di Siena non pretende di assumere un valore assoluto, ma rappresenta soprattutto il tentativo di aprire una discussione e ricercare un comune terreno di registrazione in grado di far realmente confrontare e possibilmente interagire i dati prodotti da diversi gruppi di lavoro.

Indice

1.    Una via archeologica all’informatica (non una via informatica all’archeologia), di Marco Valenti
1.1    Informatica applicata all’Archeologia: uno strumento
1.2    L’esperienza senese: assunti e ripensamenti vitali
1.3    Gestione, analisi e condivisione
1.4    La filosofia di lavoro del LIAAM
1.5    Conclusione (?)

2.    L’archiviazione del dato in archeologia, di Vittorio Fronza
2.1    LIAAM e database
2.2    Progettare un database
  2.2.1 Gestione globale e scalabilità
  2.2.2 La granularità dei dati
  2.2.3 L’uso di un linguaggio controllato
  2.2.4 Gestire le cronologie
2.3    Usare un database
  2.3.1 L’interfaccia utente
  2.3.2 L’analisi dei dati
  2.3.3 L’allineamento del dato e dello schema
2.4    Database immagini/filmati

3.    L’applicazione del GIS alla ricerca territoriale: costruzione e gestione della cartografia archeologica, di Federico Salzotti
3.1    Le finalità di un progetto di cartografia archeologica attraverso l’uso dei GIS
3.2    La costruzione di un progetto di cartografia archeologica nell’esperienza senese
3.3    L’innovazione tecnologica dei sistemi GIS e i suoi risvolti nelle metodologie di ricerca
3.4    Allestimenti cartografici e costruzione di nuova cartografia
3.5    La registrazione dei dati archeologici territoriali
3.6    Le funzioni di trattamento: interrogazione, organizzazione e analisi dei dati
3.7    La sintesi interpretativa e la modellizzazione insediativa
3.8    La restituzione dei dati, dalle piattaforme webGIS alla stampa: produzione di cartografia archeologica
3.9    L’open-source e le risorse della rete

4.    Il sistema “GIS urbano”: una proposta di archiviazione e gestione del patrimonio storico-archeologico presente all’interno della città, di Alessandra Nardini
4.1    Caratteristiche del sistema “GIS urbano”
4.2    La progettazione di una “soluzione GIS”
  4.2.1 Principi e finalità
  4.2.2 L’articolazione del modello dati
  4.2.3 L’integrazione con il DBMS
  4.2.4 La codifica dei gradi di affidabilità
4.3    La compilazione della banca dati: il trattamento della documentazione disponibile
  4.3.1 I supporti cartografici
  4.3.2 Le indagini condotte sul sito
4.4    Il sistema GIS urbano come strumento per la conoscenza e la tutela del patrimonio urbano
4.5    Una banca dati in progress

5.    La gestione della documentazione archeologica di scavo tramite GIS, di Alessandra Nardini
5.1    La sperimentazione del LIAAM verso la definizione del GIS di scavo
5.2    La progettazione della piattaforma
  5.2.1    Il modello dati
  5.2.2    Gli attributi
5.3    L’utilizzo della piattaforma GIS: consultazione e analisi
  5.3.1    La georeferenziazione dei reperti in strato
  5.3.2    Lo studio delle frequenze distributive e l’applicazione della statistica descrittiva per tarare i modelli ottenuti
  5.3.3    Analisi spaziali mirate alla lettura delle evidenze di scavo

6.    Rilievo di monumenti e stratigrafie: l’uso del laser scanner, di Mirko Peripimeno
6.1    La tecnologia laser
6.2    Le motivazioni alla base della scelta della tecnologia laser 3D
6.3    Un lungo processo di sperimentazione
6.4    I risultati ottenuti allo stato attuale della sperimentazione
6.5    La modellazione 3D di strutture e di siti indagate archeologicamente

7.    Modellazione dei reperti, di Frank Salvadori
7.1    L’acquisizione dei reperti al calcolatore
7.2    La modellazione dei reperti
7.3    Fotoritocco delle mappature e fotoraddrizzamento dei motivi decorativi
7.4    Realizzazione di documentazione
  7.4.1    La documentazione fotorealistica
       7.4.2    Modellazione per analisi specialistiche
7.5    Fruizione della documentazione

8.    Diffusione del dato: il portale web di archeologia medievale, di Luca Isabella
8.1    Internet e Archeologia
8.2    Il portale di Archeologia Medievale
8.3    Verso il Web 2.0

9.    Tecnologie multimediali per la documentazione e la comunicazione del dato archeologico, di Carlo Tronti
9.1    Il concetto di multimedialità
9.2    Archeologia e comunicazione multimediale
9.3    La multimedialità nella documentazione archeologica
9.4    Produzioni multimediali per l’archeologia
9.5    Dai prodotti multimediali per il museo al Museo Multimediale

Bibliografia

Glossario