Archeologia dell’architettura – metodi e interpretazioni
Il volume, che rientra nella collana Metodi e temi dell’archeologia medievale, si presenta come una “summa” dell’Archeolgia dell’architettura, disciplina che ha visto la luce in anni recenti, sviluppandosi di pari passo con la rivoluzione stratigrafica degli anni ’70 e insieme all’archeologia medievale; negli ultimi anni, ha intrapreso un suo percorso autonomo, grazie anche all’interesse di altre discipline. L’archeologia dell’architettura, infatti, rappresenta il punto dove vanno a convergere gli interessi per la tutela e la salvaguardia sia di un manufatto architettonico che di un impianto urbanistico. Nell’opera si analizzano i metodi di indagine e la prassi operativa, analizzando le varie sequenze stratigrafiche murarie per arrivare alla periodizzazione assoluta e alla sequenza costruttiva. Viene dedicato ampio spazio alla classificazione e alla schedatura dei dati e ai metodi di datazione. Un capitolo è riservato ai materiali usati in architettura e agli indicatori archeologici del cantiere, mentre nell’ultima parte vengono evidenziati i metodi per interpretare ed analizzare le architetture, attraverso le maestranze, le committenze e la trasmissione dei saperi.
1. Storia e sviluppo della disciplina
1.1 Introduzione;
1.2 L’archeologia positivista dei restauratori del XIX secolo;
1.3 Dalla rivoluzione stratigrafica degli anni ’70 all’Archeologia dell’architettura;
1.4 Archeologia dell’architettura in Europa;
1.5 Archeologia dell’architettura e Restauro;
1.6 Archeologia dell’architettura, Tutela e pianificazione urbanistica;
1.7 Prospettive dell’Archeologia dell’architettura;
2. Metodologie di indagine e prassi operativa;
2.1 Le sequenze stratigrafiche degli alzati;
2.1.1 Premessa;
2.1.2 Le Unità di Riferimento (UR);
2.1.3 Le Unità Stratigrafiche Murarie (USM);
2.1.4 Le Unità Stratigrafiche di Rivestimento (USR);
2.1.5 I rapporti stratigrafici e la costruzione di una cronologia relativa;
2.1.6 Periodizzazione assoluta e sequenza costruttiva;
2.1.7 Le Unità Postdeposizionali (UP);
2.1.8 La sequenza strutturale;
2.1.9 Dove registrare le stratigrafie: tra eidotipi e nuvole di punti;
2.2 Classificare e schedare i dati;
2.2.1 Classi e tipi nello studio dell’edilizia storica;
2.2.2 I moduli schedografici; Schedare un manufatto architettonico (in generale); le stratigrafie (USM, USR, UP); Schedare le murature; Schedare gli elementi architettonici; Schedare una specifica classe di architetture; Schedare un centro storico; Schedare un rudere; Schedare la sequenza strutturale e del degrado; Schedare i crolli degli edifici; Schedare il contesto;
2.3 La cronologia assoluta;
2.3.1 Datazioni archeologiche e di laboratorio;
2.3.2 Tipologia delle tecniche murarie;
2.3.3 Mensiocronologia;
2.3.4 Cronotipologia delle aperture;
2.3.5 Radiocarbonio;
2.3.6 Termoluminescenza;
2.3.7 Dendrocronologia;
3. I materiali dell’architettura come esito di cicli produttivi:
3.1 I materiali;
3.1.1 Il legno;
3.1.2 La pietra;
3.1.3 I manufatti ceramici;
3.1.4 I leganti;
3.1.5 Intonaci e affreschi;
3.1.6 Gli stucchi;
3.1.7 Il vetro;
3.1.8 I metalli;
3.2 Gli indicatori archeologici del cantiere;
3.2.1 Progetto e unità di misura;
3.2.2 I segni dei ponteggi: tracce in negativo;
3.2.3 La crescita del cantiere;
3.2.4 I segni lapidari;
4. Interpretare le architetture:
4.1 Committenze e maestranze;
4.1.1 Finanziamento e committenza;
4.1.2 Classificazione tecnologica dei cicli costruttivi: verso un atlante delle tecniche murarie;
4.1.3 La trasmissione dei saperi: verso un’antropologia dell’architettura;
4.2 Possibili interpretazioni;
4.2.1 I cinque stadi di un’architettura;
4.2.2 Architettura ed economia;
4.2.3 L’edificio e il suo contesto;
4.2.4 I significati delle architetture;
Abbreviazioni e Bibliografia;
Glossario